domenica 31 gennaio 2021

TEMPORARY STORE SINCE 2013

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Romanzo "Le figlie delle onde". Intervista all'autrice Valentina Madonna.

Elève-toi, mon âme

Mel Bonis: Carillons Mystiques

Mel Bonis, compositrice

Mélanie Helene Bonis nacque da una modesta famiglia borghese. Vivace e risoluta, crebbe in un ambiente ostile, accostandosi al pianoforte da autodidatta; all’età di dodici anni un amico di famiglia, Monsieur Maury, convinse i genitori a darle un’istruzione musicale. Fu allieva di César Franck e successivamente, al Conservatorio di Montmartre, divenne collega di armonia e composizione di Claude Debussy e Gabriel Pierné. All’epoca una donna non poteva aspirare alla professione di compositrice, per cui Mélanie decise di trovare uno pseudonimo che non rivelasse necessariamente la sua identità femminile: Mel.

Si innamorò di Amédée Landely Hettich (1856-1937), un giovane studente di canto, poeta e giornalista, e iniziò a musicare le sue poesie; la passione artistica li legò intensamente, ma i genitori di Mélanie videro in quest’empatia un pericolo incombente per la figlia e si opposero al matrimonio.

La costrinsero a lasciare il Conservatorio, rinunciando alle lezioni del già citato Franck, di Ernest Guiraud e di Ambroise Thomas e soprattutto alla borsa di studio in armonia.

Nel 1883 i due organizzarono invece, contro la sua volontà, il matrimonio con Albert Domange, un ricco uomo d’affari, vedovo, padre di cinque figli e più grande di Mel di venticinque anni, il quale, inoltre, detestava la musica.
Le nozze ebbero comunque luogo. “Madame Domange” svolse il ruolo di moglie e madre (diede ad Albert tre figli) alla perfezione per dieci lunghi anni.

A dare una direzione nuova alla sua vita fu un incontro casuale con Amédée, il quale la convinse a riprendere la composizione, presentandole il noto editore Alphonse Leduc. Le poesie di Amédée vennero musicate da Mel e pubblicate in alcune raccolte (quella che più rappresenta il loro amore, spirituale, artistico e simbiotico, è Elève-toi, mon âme).

Mélanie era molto religiosa e di forti principi etici; è probabile quindi che per lei riprendere la relazione con Amédée sia stato difficile e tormentato; fatto sta che dai due nacque una bambina mai riconosciuta legalmente, Madeleine, data alla luce durante un presunto viaggio in Svizzera per delle cure termali e affidata ad una cameriera, ma sempre seguita da lontano.
I sensi di colpa e la convinzione di avere tradito quella sorta di moralità che aveva ricevuto in educazione dalla famiglia, la distrussero giorno dopo giorno; si risolse ad accettare la corrispondenza con Amédée soltanto per scambiare notizie su Madeleine.

Trascorse gli ultimi quindici anni di vita nel dolore, per lo più a letto; la depressione però non le impedì di continuare a scrivere fino alla fine dei suoi giorni. Il corpus delle sue composizioni ne comprende circa trecento: sessanta per pianoforte solo, a quattro mani, per due pianoforti e dei volumi di tecnica, ventisette melodie, tra cui una dozzina per duetti e/o coro, venticinque canti religiosi, trenta per organo, venti di musica da camera (in varie formazioni, dal trio al sestetto con pianoforte), undici opere orchestrali.
Il suo stile compositivo è essenzialmente romantico, arricchito da un ricercato impressionismo, frutto di varie ispirazioni melodiche ed armoniche.

Dagli inizi del secolo fino alla prima guerra mondiale, era possibile ascoltare i pezzi di Mel Bonis nei salotti parigini o nelle sale da concerto, ma non con il risalto che le sue composizioni meritavano. Nonostante la stima dei colleghi compositori e musicisti, l’educazione un po’ chiusa di Mélanie e la sua fragilità non le permisero di assecondare l’evolversi repentino dei costumi della società; si rifugiò ancor di più nel suo credo religioso e si spense (per una strana coincidenza a pochi mesi di distanza dalla morte del suo unico amore Amédée) con il grande rammarico, comunicato in una lettera scritta alla figlia, di non potere ascoltare la propria musica.

 

 




 

sabato 30 gennaio 2021

TEMPORARY STORE SINCE 2013

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Romanzo "Le figlie delle onde". Intervista all'autrice Valentina Madonna.

Rassegna NATINEL2020, incontro con l'autrice Maria Grazia Palazzo, Rita ...

Mel Bonis - Pensées d'Automne Opus 19

L'ossessione di Sissi per la bellezza

La vergine azzurra Libro di Tracy Chevalier

XVI secolo, Francia: Isabelle du Moulin è una splendida ragazza dai capelli color rame, chiamata da tutti nel villaggio con lo stesso nome della statuetta della Vergine che il duca de l'Aigle ha portato un giorno in paese: la Rossa. Dall'arrivo di Monsieur Marcel, coi suoi sermoni contro la Vergine, quel nome è diventato un tormento. Non è più un affettuoso nomignolo ma il nome di una strega, il sinonimo stesso di una malvagia creatura in un villaggio accecato dal fanatismo della Riforma. Quando resta incinta del giovane Tournier, a Isabelle non resta altro che abbracciare, dopo le persecuzioni seguite al Massacro di San Bartolomeo, fino in fondo la sorte dei Tournier: l'emigrazione nel villaggio svizzero di Moutier e un destino sconvolgente e inaspettato.

 


 

Il grammofono

Nel 1887, Emile Berliner brevettò negli Stati Uniti una variante del fonografo chiamata "grammofono" (in inglese gramophone).[4] A differenza del fonografo di Edison, il grammofono leggeva le incisioni presenti su un disco (detto disco fonografico) e non sulla superficie laterale di un cilindro.


La prima versione del grammofono si ebbe nel 1877, sotto il nome di ‘fonografo’, di fatto circa 30 anni dopo l’invenzione del telegrafo Edison ideò un ripetitore telegrafico che era in grado di incidere le linee e i punti del codice morse direttamente su un disco, definendo graficamente, per mezzo di una punta, una traccia a spirale, in modo che il suono potesse essere riascoltato più volte senza alcun intervento esterno.

Il 17 luglio di quell’anno Edison si accorse che la puntina scorrendo sul disco ad una velocità piuttosto elevata era in grado di riprodurre dei suoni che ricordavano la voce umana, fu per questo che l’inventore decise di cercare un sistema per poter registrare la voce, fu così che il 21 novembre annunciò la sua invenzione e pochi giorni doIpo ne diede dimostrazione ai suoi collaboratori.Nel 1878, e più precisamente il 18 febbraio, Edison ottenne il brevetto del suo fonografo e insieme ad altri soci diede vita alla ‘Edison Speaking Phonograph Company’, con lo scopo di vendere il fonografo non direttamente ai clienti privati, bensì a di proporlo in fiere e luna park, facendolo funzionare con l’inserimento di un gettone, questo avrebbe incuriosito la gente e avrebbe reso famosa la sua invenzione, e così fu.

Un piccolo aneddoto narra di come Edison ebbe questa idea, ispirandosi cioè a un passaggio tratto da Cyrano de Bergerac, che descrive un prodigioso libro parlante senza lettere e caratteri:

All’apertura della scatola, trovai dentro un non-so- che di metallico, quasi in tutto simile ai nostri orologi, pieno di un numero infinito di piccole molle e congegni impercettibili.
Effettivamente è un libro, ma un libro prodigioso che non ha né fogli né caratteri. Insomma è un libro dove, per leggere, gli occhi non servono, ma si ha bisogno solo degli orecchi. Quando qualcuno dunque desidera leggere, carica, con una gran quantità di ogni specie di chiavi, quella macchina, […]

(Cyrano de Bergerac, L’altro mondo, ovvero stati e imperi della Luna). 

La prima cosa che Edison registrò come prova fu una nota filastrocca infantile, chiamata ‘Mary aveva un agnellino’. Questo risultato convinse amici e collaboratori a credere nello strumento creato dall’artista.

Inizialmente i dischi erano fabbricati utilizzando vetro ricoperto di vernice o inchiostro grasso, sostituito successivamente da metalli come lo zinco. Con il tempo si produssero anche dischi in ebanite  e in gommalacca, materiale ancor più durevole che aveva una maggiore resistenza all’usura, per infine approdare ai moderni dischi realizzati in vinile (PVC

Un’altra peculiarità del grammofono è rappresentata dalla campagna promozionale attuata per la vendita del prodotto: si trattava di una delle prime volte che un prodotto beneficiasse di un marchio commerciale. Il primo marchio al quale fu associato fu la casa discografica Gramophone, che acquistò a scopo pubblicitario un famoso dipinto del pittore inglese Francis Barraud, noto come “La Voce del Padrone” (tradotto dall’inglese “His Master Voice”).

Il quadro, che rappresenta un cagnolino Jack Russell Terrier bianco ascoltare musica da un grammofono, divenne il logo dell’importante casa discografica britannica.  Tale logo assunse talmente tanta fama che l’azienda Gramophone veniva ormai da tutti chiamata “La Voce del Padrone”. La Gramophone si fuse in seguito con la Columbia Records, dando vita alla Electrical and Musical Industries (EMI), che ancora oggi mantiene il simbolo della casa madre.

I primi dischi furono venduti nel 1889 in Europa, erano caratterizzati da un diametro di 12,5 centimetri. Nel 1908 l’inventore tedesco fondò la Beliner Gram-O-Phone Company a Montreal in Canada (per molte persone è considerata la prima etichetta discografica della storia 
 
 




 

venerdì 29 gennaio 2021

TEMPORARY STORE SINCE 2013

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Romanzo "Le figlie delle onde". Intervista all'autrice Valentina Madonna.

Perché senza tv, signor Luhmann? (5) a cura di Stefano Magnolo - Teoria ...

Schindler's Liste - Main Theme by John Williams

UNA VILLA ABBANDONATA PIENA DI BAMBOLE E GIOCHI NASCOSTA NEL BOSCO!

Billie Holiday - Solitude

IO TI AMO DI STEFANO BENNI

 


Dobbiamo abituarci all'idea ...

Dobbiamo abituarci all'idea: ai più importanti bivi della vita, non c'è segnaletica.


Ernest Hemingway 
 

 

giovedì 28 gennaio 2021

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Romanzo "Le figlie delle onde". Intervista all'autrice Valentina Madonna.

Erik Satie: Pièces Froides (Reinbert De Leeuw)

Lili Boulanger - Clairières dans le ciel (1914)

TWIN PEAKS TV SERIES (1990-1991) 🌎 THEN AND NOW 2019

Cécile Chaminade - Mélancolie, Op.25/1

Da Israele speranze contro la pandemia: dopo 2 dosi di vaccino si infetta solo lo 0,014%

Da Israele speranze contro la pandemia: dopo 2 dosi di vaccino si infetta solo lo 0,014%

Un libro magnifico Il Significato della notte (TEA)

Un libro magnifico, che ho amato moltissimo e che ho letteralmente divorato. Lo consiglio caldamente 😉


Londra, una fredda sera d'ottobre del 1854. In un vicolo un uomo dai capelli rossi muore accoltellato. Ma la sua tragica fine è solo una casualità per l'assassino, il cui unico scopo è sperimentare la propria capacità di uccidere per non rischiare errori con la vittima prescelta. Questo libro è infatti la storia di una lunga inimicizia tra il protagonista, uomo dai molti nomi e dalle origini oscure, avventuriero e libertino, e colui che considera l'usurpatore della sua vita. La rivalità tra Edward Glyver e Phoebus Daunt risale ai tempi della scuola, ma divampa solo quando Glyver, dopo la morte della madre, scopre di poter aspirare al prestigioso titolo nobiliare di Lord Tensor, alla tenuta di Evenwood e a una favolosa ricchezza. Sopraffatto da questa scoperta, comprende di essere pronto a tutto pur di riconquistare ogni cosa, ma si trova davanti un ostacolo: Phoebus Daunt, amico rivale dai tempi del college e ora acclamato poeta, sta per impadronirsi, per una serie di circostanze beffarde, di quanto invece spetta a Edward, oltre che della donna da lui amata. 
 
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mercoledì 27 gennaio 2021

TEMPORARY STORE SINCE 2013

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Durante i lavori di ristrutturazione di un antico palazzo nel centro storico della città ...

Lecce, 5 febbraio 2005.

Durante i lavori di ristrutturazione di un antico palazzo nel centro storico della città vengono rinvenuti, nei sotterranei, i resti di una giovane donna sconosciuta. Il prezioso rosario che stringe tra le dita potrebbe forse rivelare la sua identità: l’iscrizione presente sulla medaglietta del monile rimanda all’Ancilla Domini, un collegio seicentesco poco distante, dal quale, in una notte d’estate del 1938, due studentesse, Miranda D’Amelio e Celeste Barsi, erano svanite nel nulla insieme a Guido Alatri, il loro affascinante maestro di musica di origini ebraiche. Partendo da quell’austera struttura religiosa, Anna, una pronipote di Celeste, riuscirà, tra colpi di scena e incredibili rivelazioni, a far luce sulle ragioni che costrinsero i tre a fuggire, facendo emergere dagli abissi del passato una verità scomoda e inquietante che rimanda agli anni del secondo conflitto mondiale. In una sorta di vorticosa caccia al tesoro, con una scrittura feroce ed elegante, Valentina Madonna fa muovere i protagonisti della propria nuova opera tra i vecchi vicoli della città barocca e lungo le coste frastagliate dello Jonio, tra le cui onde, come ammalianti sirene, sembrano ondeggiare sinuosamente amori e torbide passioni, menzogne e segreti, enigmi e messaggi in codice. Così come era stato per il suo primo romanzo, Capelvenere, l’autrice torna a raccontare in modo poetico il Salento, una terra magica e ricca di leggende, di nuovo teatro di eventi tanto tragici quanto romantici. Ed è su questo suggestivo e ideale palcoscenico che personaggi e vicende nati dalla sua fantasia s’intrecciano con eventi storici e luoghi realmente esistenti. Senza mai rinunciare agli elementi che caratterizzano le sue storie, ovvero la musica e il mare, la psicologia e il mistero, Valentina Madonna dà vita a un nuovo mystery che s’ispira  alla produzione letteraria della sua scrittrice preferita, Agatha Christie.

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Ella Fitzgerald - Bewitched, Bothered, and Bewildered (Lyrics)

Top 10 most beautiful actresses of all time.avi

Blossom Dearie - Someone To Watch Over Me

Mel Bonis - Pensées d'Automne Opus 19

martedì 26 gennaio 2021

TEMPORARY STORE SINCE 2013

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Romanzo "Le figlie delle onde". Intervista all'autrice Valentina Madonna.

Dal film d'amore "Harry ti presento Sally "

Adoro il fatto che tu abbia freddo quando fuori ci sono 25 gradi. Adoro il fatto che ci metti un'ora e mezzo per ordinare un panino. Adoro la piccola ruga che ti si forma sul naso quando mi guardi come se fossi matto. Adoro il fatto che dopo aver passato una giornata con te, possa ancora sentire il tuo profumo sui miei vestiti. E adoro il fatto che tu sia l'ultima persona con la quale voglio parlare prima di addormentarmi la notte. Non è che mi senta solo, e non c'entra il fatto che sia Capodanno. Sono venuto qui stasera perché quando ti rendi conto che vuoi passare il resto della tua vita con una persona, vuoi che il resto della tua vita inizi il prima possibile.


dal film d'amore "Harry ti presento Sally " 
 
 

 

Mel Bonis - Soir, Matin. op.76 -- Soir, andante cantabile

Il vero amore ...

“Il vero amore è devozione cieca,

è umiliarsi senza fare domande,
è sottomettersi completamente,
è avere fiducia
e confidare a dispetto di te stesso
e a dispetto del mondo intero,
concedendo tutto il tuo cuore
e tutta la tua anima al tuo tormentatore.”

Charles Dickens 
 
 

 

Mel Bonis - Phœbé (1909)

Il giardino dei segreti di Kate Morton (Sperling & Kupfer)

Oggi vi consiglio un libro che mi è piaciuto moltissimo.


È il 1913 e sulla costa dell'Inghilterra una nave è pronta a salpare per l'Australia: a bordo, tra i passeggeri in cerca di fortuna e i rudi marinai intenti alle manovre, una bambina di quattro anni, Neil, stringe il prezioso libro di favole che le ha regalato la misteriosa Autrice, Eliza Makepeace. Che dovrebbe prendersi cura di lei, ma l'abbandona sul ponte. Distratta dalle attenzioni di un bimbo più grande che la invita a giocare, Neil non si accorge che il rombo dei motori si fa più incalzante, e la nave lascia il molo diretta verso il mare aperto. Dopo una traversata che sembra infinita, quando il transatlantico arriva a destinazione, la piccola si ritrova sperduta nel porto di Maryborough: è smarrita, non ricorda il suo nome e tutto ciò che le è rimasto è una valigina bianca che contiene qualche vestito e quel bellissimo libro di fiabe. Per Hugh, il capitano del porto, quella delicata creatura pare piovuta dal cielo, a consolare lui e la moglie della loro sterilità. Da quel momento sarà sua figlia. Solo la sera del suo ventunesimo compleanno Neil apprende dal padre il segreto delle sue origini e la sua vita cambia per sempre.

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lunedì 25 gennaio 2021

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Romanzo "Le figlie delle onde". Intervista all'autrice Valentina Madonna.

Mel Bonis, Barcarolle in E flat major, op. 71 (1905)

Mel Bonis - Phœbé (1909)

Youkali, dipinto della pluritalentuosa Anna Chiara ❤️

Youkali, uno splendido trio etnoclassicjazz composto da me, Vincenzo De Nitto e Angelo De Crisantis. Nella foto noi tre e Bart visti e dipinti dalla pluritalentuosa Anna Chiara ❤️

 

 


 

E il tuo ricordo è come brace viva ...

E il tuo ricordo è come brace viva

che non lascio cadere
anche se mi brucia le mani.

Jorge Luis Borges 
 
 

 

FLOR DE YUMURI Valentina Madonna soprano

 

 

 

FLOR DE YUMURI unita a Soledad, 
Un medley di due arie tratte dal mio cd OPERATANGO nato da una preziosa collaborazione: infatti senza il contributo, la generosità e la stima di Jose Ruiz Elcoro (pianista e musicologo di fama internazionale ) questo disco non sarebbe mai nato! L'introvabile materiale che mi ha inviato ( e che ancora oggi continua a mandarmi) dall'Avana e da Miami mi ha consentito di registrare queste romanze antiche e poetiche che raccontano di un tempo perduto e di un'isola piena di fiori. Un grazie speciale va anche a Francesco Galizia, Andrea Mogavero, Arianna Solo Musica Latartara e Giuseppe Pica che, sostenendo questa mia avventura artistica, hanno consentito a queste meravigliose pagine musicali di rinascere ;)

 

domenica 24 gennaio 2021

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Romanzo "Le figlie delle onde". Intervista all'autrice Valentina Madonna.

La raccolta completa di foto, scene e set dietro le quinte: Via Col Vent...

Sì a Sanremo? Sì alla riapertura dei teatri e dei luoghi di cultura

Se aprono per il Festival di Sanremo DEVE essere consentito aprire OGNI TEATRO od auditorium a parità di condizioni !! È ora di farci sentire !!

Il tuo corpo è un’ isola segreta, lontana ..

'il tuo corpo è un’ isola segreta, lontana ..

facciamo che sono un naufrago,
mi sveglio sulla spiaggia,
è mattina ed io non ho nessunissimo bisogno di essere salvato'.


#isole #favole #fate #arthurracham
#faerytales #romancebooks
#romantic #romance #amour #sea #maredinverno #musica #tango #jazz #letteratura #poesia #versipoetici #POETRY #dream #creatività #scritturacreativa #sublime #piacere 
 
 

 

Questo paese è perso per sempre ...

Moni Ovadia furioso: "Teatri e cinema chiusi ma si dà priorità a Sanremo, siamo un paese miserabile"

Il regista: "Per Sanremo il discorso della sanità non conta niente? Se Sanremo è più importante della cultura allora vuol dire che questo paese è perso per sempre".

È quello che dico e penso da troppo: purtroppo è così, è perso per sempre! 
 
Info link 

Antonina Nezhdanova Sings "Der Hölle Rache," From Mozart's Magic Flute

sabato 23 gennaio 2021

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Le figlie delle onde di Valentina Madonna (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)

Lecce, 5 febbraio 2005.

Durante i lavori di ristrutturazione di un antico palazzo nel centro storico della città vengono rinvenuti, nei sotterranei, i resti di una giovane donna sconosciuta. Il prezioso rosario che stringe tra le dita potrebbe forse rivelare la sua identità: l’iscrizione presente sulla medaglietta del monile rimanda all’Ancilla Domini, un collegio seicentesco poco distante, dal quale, in una notte d’estate del 1938, due studentesse, Miranda D’Amelio e Celeste Barsi, erano svanite nel nulla insieme a Guido Alatri, il loro affascinante maestro di musica di origini ebraiche.

Partendo da quell’austera struttura religiosa, Anna, una pronipote di Celeste, riuscirà, tra colpi di scena e incredibili rivelazioni, a far luce sulle ragioni che costrinsero i tre a fuggire, facendo emergere dagli abissi del passato una verità scomoda e inquietante che rimanda agli anni del secondo conflitto mondiale.

In una sorta di vorticosa caccia al tesoro, con una scrittura feroce ed elegante, Valentina Madonna fa muovere i protagonisti della propria nuova opera tra i vecchi vicoli della città barocca e lungo le coste frastagliate dello Jonio, tra le cui onde, come ammalianti sirene, sembrano ondeggiare sinuosamente amori e torbide passioni, menzogne e segreti, enigmi e messaggi in codice.

Così come era stato per il suo primo romanzo, Capelvenere, l’autrice torna a raccontare in modo poetico il Salento, una terra magica e ricca di leggende, di nuovo teatro di eventi tanto tragici quanto romantici. Ed è su questo suggestivo e ideale palcoscenico che personaggi e vicende nati dalla sua fantasia s’intrecciano con eventi storici e luoghi realmente esistenti. Senza mai rinunciare agli elementi che caratterizzano le sue storie, ovvero la musica e il mare, la psicologia e il mistero, Valentina Madonna dà vita a un nuovo Mystery che s’ispira sfacciatamente alla produzione letteraria della sua scrittrice preferita, Agatha Christie.    

Edizioni I Quaderni del Bardo di Stefano Donno  

In copertina un’opera di Marco Tommaso Fiorillo        

 

INFO LINK

https://www.amazon.it/figlie-delle-onde-Valentina-Madonna/dp/B087L8RQST

 


 

 

UN CIELO STELLATO SOPRA IL GHETTO DI ROMA (trailer)

Sanremo, la rivolta dello spettacolo: “Se l’Ariston apre al pubblico, scendiamo in piazza”

E io, armata di un forcone, questa volta scenderò in piazza a protestare, urlando fino a che non perderò la voce.  È un anno che noi musicisti (comuni mortali) non suoniamo e continuiamo ad essere ingnobilmente ignorati, comunque mai menzionati mentre tv, radio e quant'altro danno ampiamente spazio ai soliti noti, per i quali, almeno economicamente, ben poco è cambiato! Purtroppo in Italia essere un concertista, o comunque un artista, non è concesso, inquabto equivale ad essere invisibile, a non avere alcuna garanzia, ristoro o tutela. Concludo il mio sfogo ricordando l'infelice e mortificante uscita di Conte il quale, l'unica volta che menziono' la categoria, ci paragono' a dei 'giullari di corte che fanno tanto divertire'.😠

Che pena essere nata in un Paese che non tutela, preserva e incentiva bellezza, arte e cultura ( risorsa sulla quale invece dovrebbe e potrebbe puntare tutto per risollevarsi visto che possediamo il 70% del patrimonio artistico del mondo e che siamo stati la culla della civiltà). Bisogna tenere sempre a mente che  l'arte non è intrattenimento bensì nutrimento dell'anima, é il sublime, é il perturbante, é la fantasia, é l'emozione, é il genio, é l'istinto è l'anelito ad essere immortali, é la più alta espressione dell'umanità... altrimenti soccombere é inevitabile.

Dubita che le stelle siano fuoco ...

Dubita che le stelle siano fuoco,                                                                                                                       

dubita che il sole si muova,
                                                                                                                 
dubita che la verità sia mentitrice,                                                                                                                      
ma non dubitare mai del mio amore. 


WILLIAM SHAKESPEARE

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Mondo Ellittico di Alessandro Lattarulo

Non siamo solamente figli del tempo attuale, ma anche percorsi da un'intima stagionalità dell'esistenza che influenza l'approccio a ciò che ci circonda. Instauriamo, ma con decrescente convinzione, un rapporto dialettico con l'immanenza, che costituisce la premessa qualitativa di un domani che non si è sperimentato e che tocca conoscere per la prima volta, così come il passato lo è stato del presente. È tale vertigine che deforma il mondo e lo rende ellittico secondo i nostri schemi mentali, fortemente plasmati da convenzioni sociali a cui aderiamo stancamente, illudendoci che per spezzare le gabbie di tanta costrizione "libertà" significhi in ultima istanza assumere comportamenti improntati a uno sterile narcisismo edonistico, che è invece sintomatico delle angosce che annichiliscono l'amore, unica ancora di salvezza.

 

 


SOUL (2020) | Trailer ITA del film Pixar

Valentina Madonna presenta il suo romanzo LE FIGLIE DELLE ONDE

venerdì 22 gennaio 2021

TEMPORARY STORE SINCE 2013

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Close your eyes

"Close your eyes. 

Have no fear. 

The monster's gone. 

He's on the run 

and your daddy is here". 

J. L.  
 
 

L'incantesimo

 








Miranda, Celeste e Irene ...

 


Quella mattina era più fredda del solito ...

'Quella mattina era più fredda del solito e il vento gelido di tramontana, incanalandosi nelle stradine del centro storico della città barocca, produceva un sibilo simile a un sommesso e indecifrabile borbottìo. 

Alto, nel cielo, splendeva un sole abbagliante i cui raggi, simili alle biglie di un vecchio flipper, riverberavano tutto d’oro e turchese, riflettendosi sui lastroni irregolari del basolato color avorio'.

Da: Le Figlie delle Onde 
di Valentina Madonna

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Valentina Madonna e il suo romanzo Le Figlie delle Onde edito da I Quaderni del Bardo di Stefano Donno

 


giovedì 21 gennaio 2021

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Circondatevi solo di persone ...

 


Come fa la luna a non elevare il cuore di un poeta, se riesce a innalzare il mare! (Carlos Sawedra Weise)

Come fa la luna a non elevare il cuore di un poeta, se riesce a innalzare il mare!

(Carlos Sawedra Weise) 
 
 

 

Shoah, è morto Vittorio Perrone: uno degli ultimi testimoni dell'accoglienza in Puglia degli ebrei in fuga dai campi nazisti di Gino Martina

(Repubblica) Protagonista e memoria dell’accoglienza di migliaia di profughi ebrei provenienti da tutta Europa nel campo numero 34 di Santa Maria al Bagno. Nardò piange la morte a 92 anni di Vittorio Perrone. Nella località del litorale della città neretina, tra il 1944 e il 1947, furono ospitate intere famiglie, donne, anziani e bambini sfuggiti all’Olocausto. E Vittorio Perrone, insignito della massima onorificenza dal presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi nel 2005, in quei tragici anni della Seconda guerra mondiale ancora un ragazzino, fece la sua parte.

Si diede da fare con tanti altri per aiutare attraverso la solidarietà concreta persone che avevano visto e vissuto l’orrore della ferocia nazista. Fu testimone del passaggio per la Puglia di quelle genti poi ripartite verso la terra promessa di Israele. Fu amico soprattutto di uno dei sopravvissuti, Jakob Ehrlich, tornato dagli Stati Uniti a Nardò per riabbracciarlo e ringraziarlo dopo cinquant’anni. A Santa Maria al Bagno, dal 14 gennaio 2009 esiste il Museo della Memoria e dell’Accoglienza. Un luogo simbolico che raccoglie reperti e testimonianze del transito e della permanenza di quelle persone salvatesi dallo sterminio e di quella straordinaria convivenza con la popolazione salentina liberata dall’occupazione dopo l’armistizio del ’43. Un luogo, che custodisce i murales del profugo romeno Zivi Miller, fortemente voluto da Perrone, che non ha mai smesso di raccontare la sua esperienza alle nuove generazioni. 

“Vittorio -  racconta Lorenzo Siciliano, consigliere Pd di Nardò e amico di Perrone -, i sopravvissuti ai campi di sterminio nazifascista, li ha guardati negli occhi, conoscendo il loro terrore, la loro paura, le loro incertezze. Li ha accolti e accompagnati verso la libertà. La sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile nella memoria storica, quella degli anni dell’accoglienza della nostra Città.  Personalmente perdo un amico che mi ha insegnato tanto”. 

 


 


Da: Capelvenere di Valentina Madonna

Finis Terrae, 27 Aprile 1919


Tutto era nero: il cielo, il mare, la paura.
La Selene, la goletta schiaffeggiata dal mare in tempesta, veniva sospinta pericolosamente verso la scogliera, mentre i lampi fendevano il cielo e gli animi dell’equipaggio.
Nell’oscurità assoluta, la potenza delle onde era immensa, proprio come la lotta dei marinai per non lasciarsi travolgere dal panico, mentre ogni loro sforzo fisico appariva vano contro quel diluvio che accecava gli occhi e contro quelle montagne d’acqua che inondavano il ponte di prua... 
 
Da Capelvenere di Valentina Madonna 
 
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Sinossi de Le Figlie delle Onde a cura di Giuseppe Pascali

'Esiste una Lecce «superiore», fatta di luce, di chiarore e riflessi, e poi c'è una città barocca sotterranea, intrisa di segreti e misteri che hanno stuzzicato la curiosità e mosso la penna di non pochi autori. Una malia a cui non ha saputo sfuggire Valentina Madonna con il suo nuovo romanzo «Le figlie delle onde», edito da I Quaderni del Bardo di Stefano Donno. Valentina Madonna dà vita a questo nuovo «mystery» ispirandosi (come dice lei stessa nelle note biografiche del libro) «sfacciatamente» alla produzione letteraria della sua scrittrice preferita, Agatha Christie. E dalla «regina del crimine» Valentina mutua non poche caratteristiche che collocano il suo lavoro nella classica «struttura misteriosa». È un ritrovamento enigmatico ciò che dà l'incipit a «Le figlie delle onde»: durante i lavori di ristrutturazione di un antico palazzo nel centro storico della città vengono rinvenuti, nei sotterranei, i resti di una giovane donna sconosciuta. Il prezioso rosario che stringe tra le dita potrebbe forse rivelare la sua identità: l’iscrizione presente sulla medaglietta del monile rimanda all'Ancilla Domini, un collegio seicentesco poco distante, dal quale, in una notte d’estate del 1938, due studentesse, Miranda D’Amelio e Celeste Barsi, erano svanite nel nulla insieme a Guido Alatri, il loro affascinante maestro di musica di origini ebraiche. Partendo da quell’austera struttura religiosa, Anna, una pronipote di Celeste, riuscirà, tra colpi di scena e incredibili rivelazioni, a far luce sulle ragioni che costrinsero i tre a fuggire, facendo emergere dagli abissi del passato una verità scomoda e inquietante che rimanda agli anni del secondo conflitto mondiale. Inizia così per il lettore un'avventura in una Lecce sconosciuta ai più e che denota interesse, studio e ricerca da parte dell'autrice, che con questo suo nuovo romanzo offre notevoli pillole di cultura e di storia patria. In una sorta di vorticosa caccia al tesoro, con una scrittura fluida ed elegante, l’autrice fa muovere i protagonisti del suo nuovo lavoro tra i vicoli della città barocca e le coste dello Jonio'.

Giuseppe Pascali 

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Nella foto l'attrice Maude Feally 
 

 

Capelvenere

Capelvenere - Parma, ottobre 1975
Isabella Arditi ha da poco compiuto ventun anni ed è una talentuosa pianista classica. La sua giovane vita, ordinata e pacifica, è però destinata ad andare in pezzi quando sua nonna, Maria Luisa, muore, invocando disperatamente il perdono di una sconosciuta chiamata Clelia. Tra le lacrime, farnetica anche di un'antica minaccia e di un misterioso spartito musicale che, se ritrovato, rivelarebbe finalmente una dolorosa verità rimasta celata troppo a lungo. Certa che il passato della  nonna nasconda un inconfessabile segreto, Isabella inizia a indagare, portando pian piano alla luce una vicenda incredibile accaduta all'inizio del Novecento in un luogo incantato, situato ai confini della Penisola chiamato Finis  Terrae. Lì, circondata da una pineta incantata che degrada fino al mare, sorge un'antica villa teatro, tanti anni prima, di eventi misteriosi, romantici e tragici. In una sorta di caccia al tesoro e tra tante sconcertanti rivelazioni, Isabella, finirà con l'imbattersi nella struggente storia d’amore tra la bellissima baronessa Clelia Rheynò e Gualtiero Draghi, capitano della Regia Marina Italiana, approdato fatalmente in quelle terre nella primavera del 1919. La misteriosa scomparsa dei due amanti, i segreti celati nelle vecchie sale della villa e il muro di reticenza contro cui spesso Isabella si scontra, piuttosto che demotivarla, la spingono a perseverare, facendole portare alla luce una verità sorprendente che coinvolge anche la sua famiglia. Snodandosi in due diversi momenti temporali, quello dei fatti, il 1919, e quello delle indagini, il 1975, Capelvenere è un giallo psicoanalitico dai tratti fortemente romantici che si ispira alla migliore tradizione giallistica di Agatha Christie, autrice alla quale Valentina Madonna si ispira sempre  nel creare le proprie opere. Tra suspense, e poesia, segreti ed erotismo, morte e natura incontaminata, musica e ossessioni, Capelvenere contiene tutti gli ingredienti necessari per incantare il lettore dalla prima all'ultima pagina.
A breve una nuova edizione. Buona lettura 😘
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recensione al mio romanzo a cura di Antonio Gelormini

Un sentito ringraziamento ad Antonio Antonio V. Gelormini e a pagina 65 per questa interessantissima iniziativa che, in questo caso, riguar...