sabato 23 gennaio 2021

Sanremo, la rivolta dello spettacolo: “Se l’Ariston apre al pubblico, scendiamo in piazza”

E io, armata di un forcone, questa volta scenderò in piazza a protestare, urlando fino a che non perderò la voce.  È un anno che noi musicisti (comuni mortali) non suoniamo e continuiamo ad essere ingnobilmente ignorati, comunque mai menzionati mentre tv, radio e quant'altro danno ampiamente spazio ai soliti noti, per i quali, almeno economicamente, ben poco è cambiato! Purtroppo in Italia essere un concertista, o comunque un artista, non è concesso, inquabto equivale ad essere invisibile, a non avere alcuna garanzia, ristoro o tutela. Concludo il mio sfogo ricordando l'infelice e mortificante uscita di Conte il quale, l'unica volta che menziono' la categoria, ci paragono' a dei 'giullari di corte che fanno tanto divertire'.😠

Che pena essere nata in un Paese che non tutela, preserva e incentiva bellezza, arte e cultura ( risorsa sulla quale invece dovrebbe e potrebbe puntare tutto per risollevarsi visto che possediamo il 70% del patrimonio artistico del mondo e che siamo stati la culla della civiltà). Bisogna tenere sempre a mente che  l'arte non è intrattenimento bensì nutrimento dell'anima, é il sublime, é il perturbante, é la fantasia, é l'emozione, é il genio, é l'istinto è l'anelito ad essere immortali, é la più alta espressione dell'umanità... altrimenti soccombere é inevitabile.

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