giovedì 30 dicembre 2021

Another kiss, 1885, by Italo Nunez-Vais ( Italien 1860-1932)


 

proteggimi


 

PaoloVillaggio.

"Il mondo è fatto per la maggior parte da persone che nella vita hanno fallito. Grazie a Fantozzi ho fatto in modo che alcuni neppure si accorgessero di essere nullità. O al limite ho fatto sì che non si sentissero soli".

Oggi nel 1932 nasceva

PaoloVillaggio.

 

poesia ....

 

Erano perfette: strati di petali viola con i margini bianchi si dispiegavano dal centro dei fiori. Liberai gli steli.
Le ragazze non avrebbero capito il significato delle dalie, eppure provai una sconosciuta sensazione di leggerezza mentre percorrevo il lungo corridoio e facevo scivolare un gambo sotto la porta chiusa di ogni stanza.

Valentine Val

 


Valentine Val (French painter) 1870 - 1943
aka Val-Synave; Valentine-Synave-Nicolaud Val
Roses, 1889 (a pair)
oil on canvas
91 x 31.5 cm. (35.75 x 12.5 in.) (each)
one signed and dated 'Val 89' (lower right)
private collection
© photo Christie's

Valentine Anna Micolaud known as Valentine Val, born in Saint-Josse-ten-Noode on September 23 , 1870 and died in Paris 17 th the April 18, 1943, is a French painter of Belgian origin.

Daughter of a Brussels merchant living in Paris after the war of 1870, Valentine Val is first the model of Auguste Renoir, then his pupil. Around 1890, she became the companion of Charles Fray (1858-1939), a Parisian banker familiar with Renoir, and began to paint, after having followed the teaching of Eugène Carrière. Her canvases representing still lifes and bouquets of flowers are particularly appreciated. She also paints landscapes and some portraits.

She left Charles Fray in 1911 to marry December 26, 1912 the painter and illustrator Tancrède Synave and therefore takes the artist name of Val-Synave.

She held an artistic and social salon at her home in Paris, avenue des Ternes, where she received the artists and intellectuals of her time. Édouard Vuillard painted several portraits of Valentine Val.

Died at the age of 72, she is buried in the Montmartre cemetery alongside her parents 10 , Charles Fray, her first husband, and their son René who died prematurely at the age of 13.

Alda Merini

Forse sono stata anche più furba degli altri,
mi sono tenuta la parte migliore della vita. 
L'anima.



Alda Merini

 

"Ci sono romanzi che salvano la vita. Ogni buon libro è un viaggio ed ogni viaggio è qualcosa che assomiglia a una piccola cura per la nostra mente inquieta." (C. Mencacci)


 

MaggieSmith

 

"Negli ultimi anni sono stata una specie di rottame, per via del cancro. È stato un peccato dover lavorare così giù di tono. Ero già senza capelli mentre recitavo in #HarryPotter: la cosa peggiore non è stata perderli, ma vederli ricrescere di questo orribile grigio.

Ora però sto iniziando a sentirmi di nuovo una persona. Non ho idea di come sarà il futuro. Anche perché non pensavo mi rimanesse ancora molto tempo, per via della mia età. Ma ho vissuto a pieno e va bene così."



MaggieSmith compie oggi 87 anni 😍

S. Lawrence

 

Nel silenzio della notte,
io ho scelto te.
Nello splendore del firmamento,
io ho scelto te.
Nell’incanto dell’aurora,
io ho scelto te.
Nelle bufere più tormentose,
io ho scelto te.
Nell’arsura più arida,
io ho scelto te.
Nella buona e nella cattiva sorte,
io ho scelto te.
Nella gioia e nel dolore,
io ho scelto te.
Nel cuore del mio cuore,
io ho scelto te.

(S. Lawrence)

DON’T LOOK UP | Trailer ufficiale | Netflix Italia

Consiglio vivamente la visione di questo film a tutti.
Il nemico in questo caso è un asteroide ma si tratti di una metafora.
Ciò che fa riflettere è l'atteggiamento delle persone e gli stereotipi di umanità presentati. Ci sono dunque i pochi illuminati, gli idioti, i soliti colossi econimici, l'impero dei cellulari, l'ottusità dilagante alla quale, a quanto pare, non c'è più rimedio.
Inquesto caso un cast stellare che denuncia con amara ironia e talento quanto oramai meritiamo l'estinzione 😉

Disney RELAXING PIANO Collection -Sleep Music, Study Music, Calm Music (...

lunedì 27 dicembre 2021

Cena intima per due al Club 100 Doris Clare Zinkeisen (1898-1991)


 

Villa Himera a Lecce

 




Villa Himera è un complesso situato in Via Padre Bernardino Realino, al civico n. 28. Si tratta di una bellissima residenza storica di pregio, residenza dei reali di Spagna, successivamente abitata dal marchese Adilard. La villa è stata realizzata in stile eclettico nel 1850 ca. da Luigi Morrone.

Tito Schipa

 

TITO SCHIPA: Nacque a Lecce il 27 dicembre 1888, anche se venne registrato all'anagrafe il 2 gennaio 1889, un ritardo finalizzato a posticipare di un anno la leva militare.
Il suo talento vocale fu subito notato dal maestro elementare.  Nel 1902, con l'arrivo da Napoli del vescovo Gennaro Trama, il ragazzo, entrò in seminario, dove ebbe modo di studiare anche composizione.
Dopo l'adolescenza, Tito continuò gli studi a Milano. Nel 1909 fece il suo debutto a Vercelli in Traviata. Dopo una lunga routine di formazione trionfò a Napoli nel 1914 con una Tosca leggendaria imponendosi definitivamente alle cronache artistiche. Parlerà correntemente quattro lingue e ne canterà undici compreso l'aborigeno australiano più, come ripeteva, il napoletano.
Nella Manon di Massenet nel 1918 a Madrid riportò il primo trionfo all'estero. 
Nel 1919 approdò negli Stati Uniti a Chicago. Qui sposò una soubrette francese conosciuta a Montecarlo in occasione della prima esecuzione assoluta de La rondine di Puccini. Da lei avrà due figlie, Elena e Liana.
Il trionfo a Chicago con Rigoletto sotto la direzione di Gino Marinuzzi fu l'inizio di una permanenza negli Stati Uniti durata oltre quindici anni. 
Nel 1932 lasciò Chicago, prendendo il posto di Beniamino Gigli al Metropolitan di New York. Nel 1935 fu il protagonista del ''Werther'' di Massenet a San Francisco. Ma gli effetti della Grande Depressione, l'irreparabile crisi con la moglie e la nostalgia per la patria riportarono Schipa in Italia.
All’attività concertistica, si accompagnò una carriera cinematografica che, iniziata a Hollywood, fece di Schipa il divo del Cinema dei telefoni bianchi. Ebbe la fortuna di girare alcuni films di grande successo, ancora oggi ricordati, come “Vivere!”, “Chi è più felice di me” .Sposò l'attrice Diana Prandi che nel 1946 gli dette un figlio Tito Schipa Jr. 
Come compositore scrisse romanze e canzoni di musica leggera in napoletano, in leccese (Quandu te llai la facce la matina, ecc.), in spagnolo, tanghi argentini, un'Ave Maria, una Messa a 3 voci per S. Oronzo, una a 4 voci, un Coro a 4 voci, Hosanna, e l'operetta Principessa Liana (1929) dedicata alla figlia.
Il 14 aprile 1955 dette l'addio al palcoscenico con l'''L'elisir d'amore'' al Petruzzelli di Bari, a cui faranno seguito le tournèe in Russia, in Ungheria e negli Stati Uniti. 
Grazie ai soldi da lui raccolti in numerosi concerti in tutto il mondo finanziò la costruzione a Lecce del Liceo Musicale a lui intitolato. A Lecce un Premio Internazionale a lui intitolato, gestito dagli Amici della Lirica “T.Schipa”,  premia cantanti lirici esordienti.
Tito Schipa morì a New York il 16 dicembre 1965; la sua Lecce, mai dimenticata, lo accolse per l'ultimo viaggio.
Negli oltre 40 anni di carriera il suo repertorio spaziò dal ''Don Giovanni'' di Mozart nel ruolo di Don Ottavio alla ''Manon'' ed al ''Werther'' di Jules Massenet, dove fu l'indiscusso protagonista del suo tempo. E’ stato definito uno dei più perfetti cantanti che abbiano mai calcato le tavole di un qualunque palcoscenico.
Tecnica superlativa, un timbro personale ed inconfondibile, una capacità unica di dominare il fiato ed emettere "mezzevoci" e "filature" ed un canto scevro da portamenti, singhiozzi ed altri effetti leziosi tipici dell'epoca, lo hanno reso un tenore fuori dal tempo, il cui modo di cantare appare ancora oggi moderno. 
Ogni giorno, in piazza Sant'Oronzo a Lecce, a mezzogiorno, invece dei soliti rintocchi delle campane, viene fatta risuonare nell'aria una canzone di Tito Schipa.



E’ natale da fine ottobre. Le lucette si accendono sempre prima, mentre le persone sono sempre più intermittenti. Io vorrei un dicembre a luci spente e con le persone accese. Charles Bukowski


 

io sono una di loro. che gli abissi diventino il mio regno presto


 

"Il cuore è una ricchezza che non si vende e non si compera, ma si regala." Gustave Flaubert



 

gli amanti


 

il presepe più bello


 

esiste


 

io

 

Una significativa parte di me ❤️

#musica #opera #lirica #jazz #tango #narrativa #poesia #letteratura #libri #giallo #mistery #mare

"tracce di tenera follia e vistoso sfarzo" È il Zola, Nana


 

Su un cuore che arde ci si arrampica usando le carezze. V. Majakovskij


 

lunedì 20 dicembre 2021

Ingrid Bergman e Isabella Rossellini. Madre e figlia


 

Frida a 18 anni, ritratta da suo padre nel 1926


 

Il giardino segreto 2020 - Trailer in Italiano

Il giardino segreto

Il giardino segreto (film 2020)

film del 2020 diretto da Marc Munden
Il giardino segreto
GiardinoSegreto2020.PNG
Il logo italiano del film
Titolo originaleThe Secret Garden
Paese di produzioneRegno Unito
Anno2020
Durata99 min
Rapporto1,85:1
Generefantastico, avventura, storico
RegiaMarc Munden
Soggettodal romanzo di Frances Hodgson Burnett
SceneggiaturaJack Thorne
ProduttoreDavid Heyman, Rosie Alison
Produttore esecutivoRon Halpern, Didier Lupfer, Dan MacRae
Casa di produzioneHeyday Films
Distribuzione in italianoLucky Red, Prime Video
FotografiaLol Crawley
MontaggioLuke Dunkley
MusicheDario Marianelli
ScenografiaGrant Montgomery
CostumiMichele Clapton
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Il giardino segreto (The Secret Garden) è un film del 2020 diretto da Marc Munden.

Il film è il sesto adattamento cinematografico dell'omonimo romanzo del 1910 scritto da Frances Hodgson Burnett.

Trama

1947. Mary Lennox viene trovata abbandonata nella sua casa nell'India britannica; i suoi genitori sono morti di colera e nella confusione la bambina viene dimenticata. Mary viene mandata da suo zio, il Misselthwaite Manor di Lord Archibald Craven nello Yorkshire, in Inghilterra. È una ragazza sgradevole e scortese che ha dovuto reprimere le proprie emozioni mentre cresceva nel Raj.

Al suo arrivo in Inghilterra incontra la signora Medlock, una donna severa che è la governante di Lord Craven. Mary viene incaricata di non esplorare la casa ed è confinata nella sua stanza di notte. Lì incontra Martha, una serva che è turbata dalle sue richieste. A Mary è permesso di lasciare la casa per esplorare la tenuta e i boschi nelle vicinanze e si imbatte in un cane randagio che chiama Jemima. Più tardi quella notte, sente lontane urla e lamenti, e corre per i corridoi fino a trovare il figlio di Lord Craven, Colin Craven, costretto a letto. Il giorno successivo, Lord Craven vede Mary nel suo studio e si confida con lei per non causare problemi. Mary continua la sua scappatella dirigendosi verso la foresta in cui trova un giardino nascosto arrampicandosi su un muro. Più tardi, sulla via di casa, chiama il fratello di Martha, Dickon, che svanisce nella nebbia delle brughiere. Più tardi trova Jemima con la zampa ferita da una trappola. Aiuta Jemima liberandola dalla trappola ma il cane scappa in giardino. Successivamente Mary continua ad esplorare il giardino.

Mary viene quindi guidata da un pettirosso a una statua di pietra che ha una chiave del giardino al suo interno. Lascia il giardino mentre la signora Medlock la chiama. Di ritorno alla tenuta, Mary incontra di nuovo Colin mentre parla di avere una gobba e non è in grado di camminare. Gli svela il giardino della loro tenuta, ma Colin non è interessato. In seguito si sposta in giro, trovando una stanza con le foto sia della madre di Mary che di Grace Craven. Afferra un souvenir, una collana di perle.

Il giorno successivo, Mary torna in giardino per trovare Dickon che si offre di aiutare a guarire Jemima. Mary quindi porta Colin sulla sua sedia a rotelle per la prima volta nella stessa stanza con le foto e gli abiti di sua madre. Sia Mary che Dickon escogitano un piano per portare Colin in giardino nella speranza di guarire la sua immobilità, ma al suo ritorno, la signora Medlock affronta Mary per aver rubato la collana di perle e viene rimproverata per essere stata mandata in un collegio. In seguito confinata e rinchiusa nella sua stanza, Mary trova delle lettere scritte da Grace Craven in un cavallo a dondolo. Convince Colin a leggerli e i tre continuano a leggere lettere in giardino.

Un Lord Craven depresso e distratto nel suo studio, cerca di accendere una candela, ma dà fuoco alla scrivania. La mattina dopo, Mary, Dickon e Colin sono in giardino quando notano del fumo nero che esce dalla casa. Colin convince Mary e Dickon a lasciarlo per andare a controllare. Mary entra nella casa in fiamme dove trova un frenetico Mr Craven che cerca suo figlio nel fuoco ardente. Lei cerca invano di convincerlo a scappare poiché suo figlio è al sicuro fuori, ma lui resiste finché non vede il fantasma di sua moglie, Grace che li guida fuori sani e salvi. Arrivano i vigili del fuoco e i due se ne vanno sani e salvi. Un ansioso Lord Craven e la signora Medlock vengono portati da Mary e Dickon a Colin nel giardino segreto. Lord Craven osserva stupefatto suo figlio che cammina, e i due si abbracciano.


Woody Allen

"I tuoi occhi dovrebbero stare al Louvre".

 Woody Allen

 

il Solstizio d'Inverno

Yule secondo i Celti, Saturnalia per la Stregheria, il Solstizio d’Inverno si celebra tradizionalmente la notte del 21 sul 22 dicembre. In questo momento della Ruota dell’Anno sulla terra regna l’oscurità; il Sole compie il suo più breve giro nella volta celeste e tocca il suo punto più basso rispetto all’orizzonte. Subito dopo questo momento di confine, l’astro comincia un nuovo ciclo, cominciando di nuovo a salire sull’orizzonte e ad allungare il periodo di luce del suo viaggio.

Essendo il Dio Sole, nelle sue varie forme e varianti, la forma divina più importante per la maggior parte delle culture e delle religioni di ogni tempo e luogo, questa sorta di morte e rinascita del Dio è sempre stata celebrata come una festa fondamentale nel periodo dell’anno, nella quale il Sole muore, si trasforma e rinasce nel ventre della Dea. L’attuale Natale non è altro che la versione cristiana della rinascita del Sole: è stato papa Giulio I, nell’Anno Volgare Imposto 348, a fissare la ricorrenza della nascita del Cristo nel giorno del 25 dicembre, nel tentativo di sostituire la più popolare festa pagana del tempo, i Saturnali.

Anche le attuali decorazioni tipiche del Natale cristiano richiamano l’antica usanza di mantenere vivo lo spirito della vegetazione e della natura tramite piante sempreverdi, che venivano decorate con simboli solari come luci e frutti dorati. Il tipico abete decorato richiama inoltre l’Albero Cosmico delle mitologie Nordiche. Anche in questo caso l’identità originale del simbolo pagano è stata rubata dalle usanze cristiane: l’albero di natale è stato introdotto da Martin Lutero nel XVI secolo, nel tentativo di soppiantare l’usanza pagana che sopravviveva al tentativo di conversione.

Questo momento è per gli adepti della Vecchia Religione un momento molto importante di calma e riflessione, nel quale riscoprire e celebrare quella scintilla vitale del nuovo Sole presente anche dentro ogni uomo. Questa è anche un’opportunità per gioire ed abbandonarsi a sentimenti di ottimismo e speranza che il Sole nuovo trasmette; come il Sole risorge infatti, anche noi possiamo uscire rigenerati dalle tenebre invernali.

Nelle celebrazioni tradizionali di questa festività si decorano le abitazioni con le piante sempreverdi tipiche di Yule come vischio ed agrifoglio, e si mantiene viva la tradizione di allestire l’albero solstiziale: un abete decorato con candele e piccole raffigurazioni del Sole. Spesso a queste decorazioni tradizionali si aggiungono piccole pergamene contenenti propositi o nomi di persone care, o ancora simboli e raffigurazioni propiziatorie per il periodo futuro.

Ormai quasi del tutto in disuso l’antica usanza di bruciare un ceppo di quercia o pino durante le celebrazioni rituali dei Saturnali, mentre si mantiene anche ai giorni nostri quella di levarsi all’Alba per salutare il nuovo Sole, celebrando questo importante momento accendendo delle candele.

Il Solstizio d’Inverno è quindi un momento di festa ed allegria da trascorrere con i propri cari, scambiandosi doni beneauguranti e ringraziando il Sole rinato, che con i suoi raggi dorati risveglierà la Natura rendendola nuovamente feconda dopo il lungo e gelido inverno purificatore.



 

recensione al mio romanzo a cura di Antonio Gelormini

Un sentito ringraziamento ad Antonio Antonio V. Gelormini e a pagina 65 per questa interessantissima iniziativa che, in questo caso, riguar...