“Mi piacciono gli abbracci, di quelli stretti che ti incatenano, che non ti lasciano spazio per muoverti. Quelli dove il tuo corpo smette di essere uno solo e diventa un tuttuno con l’altro. C’è differenza tra l’abbraccio di chi ti vuole bene e di chi ti ama. Nel primo puoi respirare, staccarti e tornare a casa da solo. Il secondo ti toglie il fiato, non puoi tornare a casa perché sei già a casa.”
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recensione al mio romanzo a cura di Antonio Gelormini
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Il giorno fu pieno di lampi; ma ora verranno le stelle, le tacite stelle. Nei campi c'è un breve gre gre di ranelle. ...
C'è un'altra duplice differenza: l'abbraccio di tu che ami qualcuno che non t'ama, ma ti è soltanto amico, e viceversa. (Io me me intendo...mio malo malo malgrado!...)
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